Monte Antola
Giro che è partito come un giro da mezza giornata ma che per vari motivi ho deciso spostare in quelli da una giornata intera per gestire meglio i tempi (e soprattutto gli inconvenienti) .
Partenza verso le 14.00 da Cabella Ligure direzione Capanne di Cosola , deviazione a destra per Capanne di Carrega e via per la classica strada che affrontiamo solitamente con la bici da corsa : poco meno di 20 km di salita abbastanza faticosa spezzati da una sosta alla sempre freschissima fontana di Connio e una successiva sosta al vecchio forte che domina la vallata . La strada che conduce al forte è una brevissima diramazione sulla sinistra della strada principale , ma le condizioni del sentiero non lo rendono facilmente percorribile : la pendenza è troppo elevata e il fondo è un po' troppo rotto per rimanere in sella fino in cima ; conviene quindi lasciare la bicicletta all'inizio della staccionata del sentiero e proseguire a piedi fino al forte (saranno circa un centinaio di metri) . La deviazione porta via pochissimo tempo , ma è assolutamente da fare perchè dalla cima del promontorio sul quale è stato costruito il forte si ha una bellissima vista sulla sia sulla vallata sottostante che sull'arca appenninica che riporta a capanne di Cosola (per saperne di più sulla storia consultare il sito del comune di Carrega) . Lo spiazzo appena sottostante alla vetta potrebbe offrire anche una bellissima opportunità per fermarsi a fare merenda visto che ci sono dei tavoli e delle panche , ma , un po' per l'abbandono e un po' per colpa dei soliti vandali , è meglio proseruire e rinviare la pausa merenda .
Partenza verso le 14.00 da Cabella Ligure direzione Capanne di Cosola , deviazione a destra per Capanne di Carrega e via per la classica strada che affrontiamo solitamente con la bici da corsa : poco meno di 20 km di salita abbastanza faticosa spezzati da una sosta alla sempre freschissima fontana di Connio e una successiva sosta al vecchio forte che domina la vallata . La strada che conduce al forte è una brevissima diramazione sulla sinistra della strada principale , ma le condizioni del sentiero non lo rendono facilmente percorribile : la pendenza è troppo elevata e il fondo è un po' troppo rotto per rimanere in sella fino in cima ; conviene quindi lasciare la bicicletta all'inizio della staccionata del sentiero e proseguire a piedi fino al forte (saranno circa un centinaio di metri) . La deviazione porta via pochissimo tempo , ma è assolutamente da fare perchè dalla cima del promontorio sul quale è stato costruito il forte si ha una bellissima vista sulla sia sulla vallata sottostante che sull'arca appenninica che riporta a capanne di Cosola (per saperne di più sulla storia consultare il sito del comune di Carrega) . Lo spiazzo appena sottostante alla vetta potrebbe offrire anche una bellissima opportunità per fermarsi a fare merenda visto che ci sono dei tavoli e delle panche , ma , un po' per l'abbandono e un po' per colpa dei soliti vandali , è meglio proseruire e rinviare la pausa merenda .
Dopo la breve sosta , la salita continua nuovamente su asfalto fino a raggiungere lo scollinamento in provincia di Genova nella frazione Ca' del Romano , dove possiamo riprenderci la pausa merenda che avevamo saltato precedentemente . Da qui in poi inizia il vero e proprio percorso sterrato da mtb : saliamo su dal ripido viottolo che parte direttamente dal cortile della trattoria costeggiando la staccionata e arriviamo quasi immediatamente davanti all'osservatorio astronomico del parco dell'Antola . Il sentiero è molto facile da seguire , segnalato molto bene e anche abbastanza scorrevole : a parte alcuni brevissimi tratti dove bisogna caricarsi la bici in spalla , seguendo il sentiero CAI 200 si raggiunge facilmente la cima dell'Antola in meno di un'ora dall'osservatorio .
In alternativa (visto che i sentieri in questo tratto si sovrappongono) la segnaletica è quella CAI VS (via del sale) o FIE doppio cerchio pieno giallo (quella che porta fino al bivio verso Torriglia) . Una panchina in ferro stile fermata dei pullman è posizionata proprio sotto alla salita finale verso la vetta , sulla quale è posta una croce e una piccola stele a forma piramidale ; il pomeriggio ha una vista veramente spettacolare , favorita soprattutto dal vento abbastanza forte che soffiava in quota (come si può sentire dai fischi nel video) : dal lago del Brugneto fino al monte Ebro , dagli immensi boschi dell'appennino genovese fino alla val Borbera...peccato per l'afa di fondovalle altrimenti si poteva vedere anche il mare .
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Da qui in poi diciamo che le idee sono abbastanza confuse : l'idea era quella di proseguire lungo il sentiero CAI 200 fino ad arrivare al monte Buio e ritornare a Cabella scendendo dal colle di San Fermo , ma le idee nella maggior parte dei casi rimangono solo idee . Appena scesi dal monte Antola si arriva quasi immediatamente nei pressi di una piccola chiesetta bianca immersa nella vegetazione e subito dopo si svolta in un piccolissimo sentiero sulla destra segnalato dalla segnaletica FIE quadrato giallo / tre pallini gialli . Il grosso problema è che da qui in poi la segnaletica diventa sempre più scarsa e perdersi è più semplice di quello che si possa pensare . Fino al monte Buio comunque ci sono arrivato , da qui in poi però la segnaletica mi ha fregato e ho perso di vista il sentiero quadrato giallo (che porta al colle di San Fermo) , e ho proseguito su un sentiero con indubbia destinazione . Fatto sta che verso le 19.30 mi son ritrovato alla frazione Alpe di Crocefieschi , discesa a "bomba" fino a Vobbia , salita di Costa Salata (vedi giro di Mongiardino) e arrivo in tarda serata (buio pesto) a Cabella .
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Tutto sommato il giro fatto in questa maniera non è nemmeno abbastanza malaccio , anche se non è rimasto dentro ai piani . Diciamo che se fossi partito 2 o 3 ore prima sarebbe venuto un gran bel giro , peccato per il fatto che mi sono preso clamorosamente sul finale...Un'occasione in più per riprovarlo e magari questa volta trovare il sentiero giusto per chiudere in orario il giro .
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