Capanne di Carrega
Il giro di Capanne di Carrega è ormai diventato il punto finale che chiude la stagione estiva (prima della pausa di agosto) per via della sua lunghezza e per via della preparazione (fisica e spirituale) che richiede : tanta pazienza e resistenza a rimanere in sella tutto il giorno , pelle già abbondantemente abbrustolita per non patire il sole , una buona dose di fondo per superare i lunghi tratti di pianura , una bella gamba per la salita mattutina...e anche un po' di intelligenza tattica nel gestire le forze e i cambi in pianura per non scoppiare prima dell'arrivo .
La prima parte della mattinata è totalmente identica al giro di capanne di Cosola : partenza ore 7.00 , direzione Alessandria e statale dei Giovi fino alla colazione di Arquata ; dopo di chè tutta la val Borbera fino a Cabella Ligure dove come al solito ci si ferma alla fontana della piazza per riempire le borracce prima della faticaccia . Si imbocca dunque la salita di Cosola e dopo pochi km si gira a destra , passando sul lungo ponte a multi arcata che attraversa la pietraia che fa da letto ad un ancora misero rivolo che successivamente diventerà il torrente Borbera . Si inizia subito con un bel tratto semipianeggiante in mezzo alla vegetazione , numerosi su e giù tutti all'ombra fino ad arrivare al bivio successivo , dove si passa su un altro ponte su un piccolo torrente di montagna dove comincia la salita vera e propria .
La prima parte della mattinata è totalmente identica al giro di capanne di Cosola : partenza ore 7.00 , direzione Alessandria e statale dei Giovi fino alla colazione di Arquata ; dopo di chè tutta la val Borbera fino a Cabella Ligure dove come al solito ci si ferma alla fontana della piazza per riempire le borracce prima della faticaccia . Si imbocca dunque la salita di Cosola e dopo pochi km si gira a destra , passando sul lungo ponte a multi arcata che attraversa la pietraia che fa da letto ad un ancora misero rivolo che successivamente diventerà il torrente Borbera . Si inizia subito con un bel tratto semipianeggiante in mezzo alla vegetazione , numerosi su e giù tutti all'ombra fino ad arrivare al bivio successivo , dove si passa su un altro ponte su un piccolo torrente di montagna dove comincia la salita vera e propria .
Questa salita , a differenza di quella di Cosola che è molto costante , offre alcuni tratti in cui si può far riposare la gamba , ma di controparte , ha anche pezzi impegnativi più lunghi e più frequenti...ed è proprio arrivati al segnale stradale che indica 7km che inizia il pezzo più duro , lungo poco meno di un km , che mette subito a dura prova la qualità delle gambe . La strada prosegue poi a salire abbastanza costantemente fino al paese di Carrega Ligure dove possiamo finalmente riposarci un attimo e riempire le borracce alla freschissima fonte situata poco prima dell'ingresso nel paese e che fa anche delle belle cascate . Attraversando Carrega ci troviamo subito un'altra bella rampa in mezzo al paese , e una volta usciti il paesaggio cambia leggermente : la vegetazione ai bordi della strada diminuisce e l'asfalto si fa più ruvido come nelle classiche strade di montagna ; si sale regolarmente , tornante dopo tornante , fino ad arrivare ai ruderi di un vecchio forte militare che domina tutta la vallata e si arriva finalmente a Capanne di Carrega . Non bisogna però farsi fregare e tirare i remi in barca : qui ci aspetta ancora l'ultimo pezzo della giornata per scavalcare il confine di regione con la Liguria e arrivare infine a Ca' del Romano , dove dopo 97 km ci siamo finalmente guadagnati il pranzo .
Il pomeriggio inizia subito con la bellissima discesa verso Propata , quasi tutta interamente in mezzo al bosco...ma la pacchia finisce quasi subito : nemmeno il tempo di digerire il pranzo che inizia subito un'altra salita ; sebbene questa sia decisamente più blanda di quella del mattino , è come una mazzata nelle gambe : muscoli freddi , pranzo appena finito e la mancanza di ombra in quasi tutto il tratto la rendono molto ostica . La salita termina appena dopo la galleria che porta al bivio per il lago del Brugneto , quello che durante tutta la salita ci ha deliziato col suo panorama ; comunque , visto l'allenamento fatto in tutta la stagione , è solo questione di pazienza : stringere i denti per pochi km e poi il grosso è fatto .
Giunti in cima il resto è quasi tutto gratis : ci attende una lunghissima discesa giù dalla Scoffera attraverso i paesini di Torriglia (da segnalare le velocissime gallerie ) , Laccio e Casella fino a Busalla , dove ci immettiamo (sempre in discesa) giù per la statale dei Giovi . Proseguiamo poi sulla strada statale verso Ronco Scrivia e successivamente Arquata e poi gli ultimi 55 km che sono gli stessi , e monotoni , fatti nella prima mattinata . L'unica incognita , che può veramente essere una spina nel fianco , è il vento contro pomeridiano : sorbirsi tutti quei km di pianura controvento con le gambe già fiaccate dalle fatiche mattutine può rivelarsi piuttosto "fastidioso"...comunque arrivare a casa con 222 km è sempre una soffisfazione .
|
Visualizza carrega in una mappa di dimensioni maggiori |
|