Strada dei cannoni - Valmala
Un percorso veramente impegnativo , da fare esclusivamente in estate col favore del meteo e soprattutto con gambe molto allenate . La strada è molto antica essendo stata costruita dall'esercito piemontese attorno al 1740 e prende il nome da un'antica leggenda che narrava il suo utlizzo da parte di Napolene per spostare i cannoni ; successivamente è stato poi appurato che le pendenze della strada (punte notevoli tra il 20 e il 40%) avrebbero imperito il transito con mezzi simili . Grazie a cospicue sovvenzioni della regione è stata ultimamente restaurata e adesso è un vero e proprio spettacolo . Il giro comincia dalla piazza di Rossana un paesino a circa 500 m di altitudine in val Varaita : è quindi necessaria una bella levataccia , con partenza da casa verso le 7.00 per poter partire comodamente verso le 10.00 . Abbandonato il centro abitato , proseguiamo sulla strada asfaltata il direzione Busca ; iniziamo subito a scaldare i motori con un breve tratto di salita , il colle di Rossana : pendenze molto lievi per circa 2 km fino in cima , dove abbandoniamo subito la civiltà girando a destra in una stradina secondaria . L'asfalto inizia a diventare subito molto più rotto , fino a scomparire definitivamente nel giro di pochi km ; si passa accanto prima a qualche villetta , poi a qualche cascinale e infine non si trova proprio più nulla .
La strada continua sempre a salire fino a trovare il primo colle della giornata , il colle della Liretta (circa 1000 m) , dove troviamo un piccolo slargo con un'ampia visuale sul fondovalle e la prima deviazione verso l'abitato di Lemma ; poco meno di km dopo troviamo la seconda deviazione per Lemma e poco metri sotto alla strada , indicata da un piccolo cartello scritto a mano , troviamo anche una piccola sorgente dove poter riempire la borraccia in caso di necessità . Ancora un altro km e arriviamo a Punta San Pietro dove ritroviamo l'asfalto : giriamo quindi subito a sinistra a percorriamo poco meno di un km di discesa per arrivare finalmente al santuario di Valmala e fermarci un po' per la pausa pranzo visto che è ormai mezzogiorno .
Dopo la pausa pranzo , la strada ricomincia subito a salire : ripercorriamo il breve pezzo asfaltato fatto in discesa e risaliamo fino al colle Balmascura dove finisce l'asfalto e ricomincia la ghiaia ; questo bellissimo e lunghissimo pezzo è tenuto benissimo anche perchè in teoria è una strada provinciale che servirebbe a collegare la val Varaita con la val Maira . La strada scorre veloce e tutta in un falsopiano in leggera salita fino al colle del Birrone dove c'è una piccola area di sosta con una croce bianca : qui la strada provinciale prosegue verso il fondovalle a San Damiano di Macra (ottima alternativa per chi volesse accorciare il giro e ritornare a Rossana) , ma il vero pezzo forte della giornata cominci adesso , prendendo la vera e propria strada militare che si arrampica sulla sinistra . Pendenze molto rilevanti , fondo stradale costituito da grandissimi pietroni , totale assenza di fontane per altre circa 2 ore - 2 ore e mezza accompagneranno la rimanenza del pomeriggio : prendendosela con molta calma si può facilmente arrivare ai quasi 2300m del colle del Sampeyre verso le 18 - 18.30 .
Da qui in poi una quarantina di km di asfalto e siamo a casa : la lunga discesa dal colle passando sotto alle funivie fino all'abitato di Sampeyre e poi l'interminabile tratto della val Varaita fino a Piasco per poi risalire a Rossana (interminabile perchè solitamente verso sera l'aria calda del fondovalle risale e te la becchi immancabilmente contro) . La seconda alternativa sarebbe scendere in val Maira e tornare da Busca , ma si allunga tutto di altri 10 km e dopo una giornata così non mi sembra veramente il caso .
La vera alternativa a tutta la penitenza del ritorno sarebbe quella di avere qualcuno in macchina che ti aspetta a Casteldelfino : arrivati sul colle del Sampeyre lo sterrato prosegue ancora per diversi km rimanendo in quota e poi attraverso il colle della Bicocca ridiscende alla fine della val Varaita ; appena avrò inventato una macchina telecomandata che sia in grado di venirmi a prendere dove voglio io allora magari farò una breve recensione anche di questo tratto . Tutto sommato comunque un bellissimo giro da fare però rigorosamente con abbondanti scorte d'acqua , di un allenamento adeguato e soprattutto di molte batterie per la macchina fotografica perchè con la giornata giusta i paesaggi sono veramente spattacolari .
Da qui in poi una quarantina di km di asfalto e siamo a casa : la lunga discesa dal colle passando sotto alle funivie fino all'abitato di Sampeyre e poi l'interminabile tratto della val Varaita fino a Piasco per poi risalire a Rossana (interminabile perchè solitamente verso sera l'aria calda del fondovalle risale e te la becchi immancabilmente contro) . La seconda alternativa sarebbe scendere in val Maira e tornare da Busca , ma si allunga tutto di altri 10 km e dopo una giornata così non mi sembra veramente il caso .
La vera alternativa a tutta la penitenza del ritorno sarebbe quella di avere qualcuno in macchina che ti aspetta a Casteldelfino : arrivati sul colle del Sampeyre lo sterrato prosegue ancora per diversi km rimanendo in quota e poi attraverso il colle della Bicocca ridiscende alla fine della val Varaita ; appena avrò inventato una macchina telecomandata che sia in grado di venirmi a prendere dove voglio io allora magari farò una breve recensione anche di questo tratto . Tutto sommato comunque un bellissimo giro da fare però rigorosamente con abbondanti scorte d'acqua , di un allenamento adeguato e soprattutto di molte batterie per la macchina fotografica perchè con la giornata giusta i paesaggi sono veramente spattacolari .
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