Roccaverano
Il giro di Roccaverano è il primo vero giro lungo da tutta la giornata della stagione : un giro che a me piace parecchio perchè offre molte alternative lungo il percorso a seconda se il meteo o le gambe decidono di cambiare opinione lungo la giornata .
L'unica cosa sicura è la prima parte della mattinata : partenza da in piazza a Mirabello alle 7.30 verso la fine di maggio - inizio di giugno in direzione Acqui , 50 km di relativa pianura per arrivare puntuali come orologi per fare colazione alle 9.15 .
Da qui si imbocca poi la statale che porta a Savona passando dal colle del Cadibona , dove possiamo dunque passare alle prime du alternative della giornata : o la salita da Monastero o quella da Denice .
Nel primo caso , dopo una decina di km , svoltiamo a destra nell'abitato di Bistagno e prendiamo la provinciale diretta a Monastero Bormida : un breve tratto di saliscendi ci porta all'antico ponte del paese (dove troviamo la relativa fontana) e da dove iniziamo la vera e propria salita per Roccaverano . Non è affatto una salita impegnativa , ma non bisogna affatto prenderla sottogamba perchè il pomeriggio di queto giro è sempre molto impegnativo ; la salita non è inoltre molto panoramica , in quando è quasi totalmente in un vallone situato tra i comuni di Roccaverano e di San Giorgio Scarampi . Dopo una dozzina di km si giunge dunque a Roccaverano dove si chiude la mattinata .
L'unica cosa sicura è la prima parte della mattinata : partenza da in piazza a Mirabello alle 7.30 verso la fine di maggio - inizio di giugno in direzione Acqui , 50 km di relativa pianura per arrivare puntuali come orologi per fare colazione alle 9.15 .
Da qui si imbocca poi la statale che porta a Savona passando dal colle del Cadibona , dove possiamo dunque passare alle prime du alternative della giornata : o la salita da Monastero o quella da Denice .
Nel primo caso , dopo una decina di km , svoltiamo a destra nell'abitato di Bistagno e prendiamo la provinciale diretta a Monastero Bormida : un breve tratto di saliscendi ci porta all'antico ponte del paese (dove troviamo la relativa fontana) e da dove iniziamo la vera e propria salita per Roccaverano . Non è affatto una salita impegnativa , ma non bisogna affatto prenderla sottogamba perchè il pomeriggio di queto giro è sempre molto impegnativo ; la salita non è inoltre molto panoramica , in quando è quasi totalmente in un vallone situato tra i comuni di Roccaverano e di San Giorgio Scarampi . Dopo una dozzina di km si giunge dunque a Roccaverano dove si chiude la mattinata .
Nel secondo caso invece bisogna aggiungere altri 5 km in più per arrivare fino al bivio della piana di Montechiaro , dove inizia la salita verso Denice ; rispetto alla precedente , questa salita è leggermente più dura e più trafficata (la lunghezza è molto simile) ma il paesaggio è veramente migliore : oltre alla panorama sulla val Bormida , possiamo vedere anche le vecchie torri mediovale caratteristiche della zona .
Si inizia col primo tratto fino all'abitato di Denice (dove troviamo addirittura due fontane , di cui una proprio sotto alla torre nel borgo antico) dove se la stagione è ancora propizia possiamo trovare anche varie piante di ciliegie , per poi proseguire fino alla torre di Vengore ; da qui un leggero tratto in discesa e poi la salita ricomincia fino a Roccaverano .
Si inizia col primo tratto fino all'abitato di Denice (dove troviamo addirittura due fontane , di cui una proprio sotto alla torre nel borgo antico) dove se la stagione è ancora propizia possiamo trovare anche varie piante di ciliegie , per poi proseguire fino alla torre di Vengore ; da qui un leggero tratto in discesa e poi la salita ricomincia fino a Roccaverano .
Appena arrivati alla caratteristica pesa per i vitelli all'imbocco del paese si entra direttamente nel centro abitato , una visita al centro storico è quasi d'obbligo : ci aspetta una rampa ammazzacristiani tutta in pavè fino al sagrato della chiesa romanica del paese .
Qualche tempo fa Roccaverano era anche messa come "tappa pranzo" , ma ultimamente la classica trattoria del borgo antico a cambiato diverse gestioni e ultimamente è facile anche trovare la serranda abbassata . Si è quindi pensato in un primo momento di ripiegare con una breve deviazione al vicino "ristorante della posta" di Olmo Gentile (anche questo paese caratterizzato dalla classica torre di avvistamento medioevale) , ma anche qui (causa non troppa simpatia dei gestori) siamo stati costretti a cercare una valida alternativa . Invece che proseguire la discesa per Vesime , deviamo quindi per Cortemilia , raggiungendo il piccolo borgo di Serole : qui bisogna rigorosamente optare di scendere dalla bici dalla bici per raggiungere il ristorante in quanto la salita in pavè è quasi da cappottarsi all'indietro . |
Il pomeriggio inizia subito con la spettacolare discesa verso Cortemilia : veloce , tenuta bene e molto panoramica in mezzo alle vigne terrazzate sorrette da muretti in pietra . Una volta giunti in fondo ci ricongiungiamo con la statale che ci porta verso Savona e girando a destra ritroviamo la discesa del vecchio percorso che scendeva direttamente da Roccaverano . Arrivati a Vesime ci attende un'altra mazzata : 5 o 6 km di salita per scavalcare lo spariacque Bormida - Belbo : passiamo a fianco degli antichi ruderi del castello , a qualche stalla , a qualche pianta di ciliegia e siamo in cima ; imboccando la discesa dobbiamo però stare attenti a girare anticipatamente a destra per Loazzolo per non finire direttamente in valle Belbo . Il giro prosegue sempre in mezzo alle colline su strade secondarie fino ad arrivare a Cassinasco .
A Cassinasco siamo giunti alle termine delle salite impegnative (quelle lunghe) : possiamo imboccare la lunga discesa per Canelli oppure deviare leggermente verso Rocchetta Palafea (senza però entrare in paese) ; quest'ultima è più tortuosa e stretta , ma ci evita il pezzo di provinciale sottostante . Proseguiamo per Nizza e arriviamo a Incisa Scapaccino dove finalemente ci facciamo una breve pausa pomeridiana , solitamente anche accompagnata dalla tv del bar che trasmette il finale di qualche tappa dolomitica del giro d'Italia .
Da qui in poi possiamo dire di essere arrivati , anche se a me questo pezzo si fa sempre sentire : 40 km fino a casa , le due salitelle di Abazia , il falsopiano fino ai piedi di Lu (con relativa salita finale) e siamo di nuovo a Mirabello . Il totale dei km è attorno ai 180 , ma niente di preciso perchè ci sono sempre un mucchio di deviazioni nell'intemezzo .
Da qui in poi possiamo dire di essere arrivati , anche se a me questo pezzo si fa sempre sentire : 40 km fino a casa , le due salitelle di Abazia , il falsopiano fino ai piedi di Lu (con relativa salita finale) e siamo di nuovo a Mirabello . Il totale dei km è attorno ai 180 , ma niente di preciso perchè ci sono sempre un mucchio di deviazioni nell'intemezzo .
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Rosso : variante mattutina , salita da Monastero Bormida
Rosa : variante pomeridiana , discesa di Serole - Cortemilia Verde : variante pomeridiana di Rocchetta Palafea |