Passo del Penice - Passo del Brallo - Capanne di Cosola
Ecco un altro giro di quelli seri da arrivare a casa con le gambe scassate : una partenza in crescendo per poi finire con una defaticante dove fare la sparata finale . Pratenza ore 7.00 da in piazza a Mirabello , bici in macchina e direzione colli tortonesi , Val Curone . Saliamo in sella nel piccolo borgo di Volpedo famoso per il suo pittore e iniziamo a risalire la Val Curone in direzione Fabbrica ; l'idea iniziale era quella di arrivare a Varzi passando dalla Val Nivione (dove c'è da affrontare una leggera salitella per scollinare in Val Staffora) , ma io propongo subito una variante un po' più cattiva (che gli altri non conoscono) : morale della favola mi prenderò dei nomi (ma ne vado fiero) .
Appena fuori da Fabbrica Curone si gira a sinistra attraverso una serie di piccole frazioncine di Varzi (Cella , Castellaro , Cignolo) e sbuchiamo a Casanova Staffora dove finisce la discesa del Pian dell'armà : una salita di 4-5 km prevalentemente in mezzo al nulla , con una vasca con la fontana nel paesino di mezzo , con incroci non sempre segnati benissimo , ma la cui sostanza per arrivare in fondo è quella di non seguire mai le indicazioni per Varzi , altrimenti si ritorna indietro .
Da qui imbocchiamo la Val Staffora in discesa verso Varzi (discesa mica tanto perchè c'è ancora un maledetto strappetto di salita di circa 500m) , superiamo l'incrocio della strada che viene giù dal Passo del Brallo , e arriviamo fino a Casa Ien , dove finalmente saliamo sulla salita del Penice . |
L'inizio si fa subito sentire con 2-3 km al 5-6% per scaldare la gamba , poi c'è un bel tratto di altri 3-4 km molto pedalabili che danno riposo , e poi la salita riprende al 6-7% quasi costante fino alla fine ; l'unica cosa che non manca in questa salita sono sicuramente le fontane ; ne possiamo trovare una nella frazione di Collegio , una nei pressi di una casa diroccata (se possibile passare a quella dopo perchè questa è sempre al sole) e una bellissima a circa 3 km dal bivio del Brallo : acqua corrente con portata colossale , freschissima , all'ombra e con due tubi di uscita...niente di meglio !
La salita prosegue per altri 3 km accanto alla pineta fino ad arrivare al bivio per il Passo del Brallo : girando a sinistra proseguiamo fino alla cima del Passo del Penice dove possiamo trocare anche un piccolo bar , mentre se giriamo a destra imbocchiamo una piccola stradina secondaria che porta fino a Pregola passando in mezzo a un bosco . Dal bivio fino a Pregola sono circa 10 km , strada non tenuta benissimo , ma quasi del tutto senza traffico e immersa nella vegetazione .
Arrivati sul Passo del Brallo percorriamo la strada che solitamente facciamo in discesa arrivando da Capanne di Cosola , in direzione Cima Colletta : appena superato il bivio che ci porta ai Piani di Lesima , troviamo subito una serie di ripidi tornanti in mezzo a un bosco . La strada è stretta e con parecchie buche e le pendenze sono davvero micidiali : dopo circa 5 km passiamo dai 1000 metri scarsi del Brallo ai quasi 1400 di Cima Colletta , quindi si fa presto a fare due conti . Giunti in vetta , ancora un po' di sali e scendi nel bosco , poi 1 km di discesa fino al Passo Giovà e infine un ultimo pezzetto di salita fino a Capanne di Pey e Capanne di Cosola , dove possiamo finalmente riposarci un attimo e riempire la borraccia . Da qui ormai la strada la conosciamo bene , anche se a dir la verità non abbiamo mai fatto Capanne di Cosola in discesa : 17 km velocissimi fino a Cabella Ligure , dove sono quasi le 2 del pomeriggio e possiamo fermarci per un panino .
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Il finale del giro è poi solo una piccola formalità : da Cabella imbocchiamo la Val Borbera , tutta in discesa fino alle strette di Pertuso e svoltiamo per Dernice dove se abbiamo ancora qualche forza possiamo anche permetterci di fare una piccola sparata sulla salita di Dernice . La salita è abbastanza veloce , 7 km con punte al 4-5 % con anche un bel km finale quasi in pianura .
Da Dernice si ritorna poi in Val Curone , dove possiamo tornare a Volpedo ripercorrendo la provinciale della vallata che questa volta è quasi tutta in leggera discesa . |
Il giro fatto così è sui 130 km , ma offre numerose possibilità di interpretazione : volendo si può fare un tracciato più tranquillo (come quello che abbiamo fatto nel 2009) partendo da Pontecurone , evitando la prima salita tra le frazioni di Varzi e ritornando dal Brallo (sui 120 km con molta meno spesa di energia) oppure inserire un ulteriore salita finale : arrivati a Pertuso si prende lo stesso bivio imboccato per la salita di Dernice , ma in questo caso dopo poche centinaia di metri si tiene la destra e si fa la salita di Giarolo . Quest'ultima , abbastanza impegnativa e con picchi di pendenza decisamente elevati , sale nuovamente agli oltre 800m della frazione di Montacuto , per poi ridiscendere a San Sebastiano Curone .
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Giro del 2009 |
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Giro del 2012 : Verde : variante di Montacuto - Giarolo |