Oropa - Panoramica Zegna
Il giro di Oropa nasce come un giro di totale sofferenza , sia per quanto riguarda il tragitto e sia per quanto riguarda le condizioni meteo classiche della stagione . La partenza era alle 7.00 in piazza , direzione Casale Monferrato e si proseguiva la statale fino a Vercelli e poi successivamente fino a Biella...le uniche difficoltà da superare erano i cavalcavia e i 10 km di falsopiano in leggera salita nella zona industriale di Biella . Giunti a Biella dopo circa 90 km di pianura , la monotonia veniva spezzata dai 12 km di salita al santuario , dove anche il meteo cambiava drasticamente : solitamente si passava dai 35° di Biella alle fredde foschie di Oropa .
Dopo pranzo si verificava la situazione più critica di tutto il giro : abbandonare il fresco del sagrato del santuario (molte volte facendo la discesa col k-way) e ripiombare a Biella , dove l'umidità delle risaie circostanti rendeva ancora più massacrante il ritorno . Vista la destinazione altamente devota , durante il ritorno si pregava per non forare : fermarsi a cambiare una gomma sul bordo di una risaia divorati dalle zanzare e devastati dal caldo è una situazione provata direttamente sulla mia pelle che non auguro a nessuno ! Giusto per variare un po' il tragitto per ritornare a casa si faceva la statale Biella - Santhia - Vercelli , e una volta tornati a Casale si imboccava la Casale - Valenza con l'unico scopo di aggiungere qualche km in più per poter arrivare a casa con 200 km . Il tragitto era molto monotono , non molto faticoso in sè stesso , ma ugualmente provante per il fisico , ma a fine giornata avevi la soddisfazione di poter dire :"Oggi siamo andati a Oropa!"
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Ora , col passare del tempo , e dopo soprattutto svariati esperimenti per rendere più interessante il giro , si è giunti a una soluzione che sembra soddisfare quasi tutti : fare il primo pezzo in macchina e unire parte del tragitto del giro originale di Oropa col giro della panoramica Zegna . Tutto questo è stato reso possibile da pochi anni , grazie all'amministrazione provinciale di Biella , che ha deciso di asfaltare il tratto tra Rosazza e la sua omonima galleria . La mattinata inizia alle 7.30 in piazza , con le bici già caricate i macchina , con l'unica preoccupazione generale di non aver dimenticato a casa qualcosa come ad esempio le scarpe o la borraccia . Arrivati a Casale si prende la statale n direzione Vercelli e successivamente si prosegue in direzione Biella fino allo spiazzo davanti alle chiesa del comune di Carisio . Da qui comincia dunque il nuovo tragitto della giornata : ci sono una decina di km di pianura seguiti successivamente da un'altra decina di km di leggera salita nella zona industriale di Biella .
Da Biella inizia la salita verso il santuario di Oropa , 2 km fino alla fontana a forma di botticella , più altri 10 che portano fino al santuario : la salita procede abbastanza costante , tranne due brevi tratti intermedi di pendenza abbastanza rilevante e tranne gli ultimi 100 m che fregano sempre : ci si ritrova ad aspettarsi dunque sotto il porticato principale , davanti al cupolone ossidato della chiesa , dove c'è una fontana sempre fresca per riprendersi un po' dalle fatiche della salita .
Una volta ripartiti , ci attende subito una breve rampa , che ci porta agli impianti di risalita del monte Mucrone : da qui ci sono altri 4 km di salita (non ripida ma con pendenza molto costante) intervallati da alcuni brevissimi tratti di lastricato in prossimità dell'attraversamento dei torrenti ; si giunge dunque a 1488m di altitudine , dove ci attendono i 370 m di galleria . Giunti all'interno sembra di entrare veramente in una grotta : totalmente buia , con acqua che trasuda dal soffitto e soprattutto con un fondo non asfaltato , ma lastricato da pietroni lisci e scivolosi solo nelle due strisce centrali una volta riservate al passaggio dei carri . Una volta oltrepassato questo buio e umidissimo posto , si giunge in valle Cervo dove ci attendono subito 8 km di discesa molto tecnica : curvoni e stretti tornanti molto ripidi , delimitati da rustici guard rail in legno , ma soprattutto con un fondo stradale poco datato e quindi molto scorrevole .
Giunti al termine della discesa ci attende un bivio : proseguendo la discesa si ritorna a Biella dalla strada proveniente dalla panoramica Zegna , mentre se si gira a sinistra in direzione Bielmonte si torna verso Cossato , ed è proprio qui che noi preseguiamo per concludere la giornata . |
Qui ci attendono gli ultimi 13 km di salita della giornata , nulla di veramente difficoltoso , circa 12 molto costanti e pedalabili fino agli impianti del Bocchetto Sessera , e per finire in bellezza un ultimo km di agonia fino alle seggiovie degli impianti sciistici di Bielmonte : qui finalmente , dopo 60 km , possiamo meritatamente riposare un po' ed fare un breve pranzo in vista degli ultimi 40 km di ritorno . I primi 30 km sono totalmente di discesa e sperando in una (ben difficile) giornata veramente limpida e priva di foschia , possono riservare uno spettacolo veramente affascinante che spazia da Biella fino ad Arona . Gli ultimi 10 km sono ordinaria amministrazione e l'unico pecca è il fatto che il fresco immagazzinato in quota finisce subito e ben presto ci ritroviamo tra le calde e afose risaie...un totale di 105 km che non sono tantissimi , ma che si rivelano veramente impegnativi per i quasi 30 km di salita della mattinata .
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Blu : vecchio giro con partenza e arrivo da Mirabello
Verde : nuovo giro con partenza e arrivo da Carisio |