Faiallo
Il giro del Faiallo ha come suo punto di forza il bellissimo paesaggio appenninico che dà sul versante ligure , ma ha anche come grosso svantaggio il fattore meteo : nei giorni peggiori l'aria umida proveniente dal mare sbatte contro la catena montuosa e può trasformasi in una sgradevole nebbia che abbassa la temperatura e toglie tutto il panorama . Se invece la fortuna decide di regalarti una bella giornata puoi essere ricompensato da una bellissima vista sul mare e sulla città di Genova , sul suo porto e aeroporto e su tutto l'entroterra ricco di vegetazione .
La partenza è come al solito alle 7.30 , direzione Alessandria , per poi proseguire coi 50 km di monotono trasferimento fino ad Ovada , dove ci attende la prima sosta , per la colazione al bar . Da qui si prosegue seguendo la statale per Genova , la tanto rinomata statale del Turchino , dove ci attende un lungo tratto di leggera salita ; si raggiunge la frazione Gnocchetto di Ovada , ultimo baluardo della regione per poi entrare nella provincia di Genova , attraversando i comuni di Rossiglione , Campo Ligure e Masone , per poi finalmente arrivare alla galleria del passo del Turchino . Il tratto è di circa 23 km , senza particolari difficoltà , in parte ombreggiati che costeggiano l'autostrada MI-GE e le sue numerose gallerie ; da segnalare la preziosissima fontana nascosta dietro alla torretta elettrica a pochi km dalla galleria : il rifornimento è pressochè obbligatorio perchè per tutto il resto della salita del Faiallo non ce ne sono altre (tranne una a circa un km dalla fine , e quindi di importanza irrilevante) .
Salita fino al Bric del dente
Appena passata la breve e stretta galleria posta sulla cima del Turchino , si svolta a destra , seguendo le indicazioni per il passo del Faiallo ; sono circa 11 km di cui i primi 8 tutti di salita e senza riparo dalla vegetazione . Come si può vedere dalla foto , la salita non è molto ripida , ma se ci si è dimenticati di rifornirsi di acqua alla precedente fontana , può rendersi difficoltosa .
Giunti sull'ultima curva di questi 8 km (chiamata Bric del dente) , finisce la "vista mare" ed inizia un breve tratto di discesa : pochi tornanti che danno un apparente senso di riposo alle gambe , ma che in realtà sono ancora più dannosi perchè spezzano il ritmo per gli ultimi 2 km di salita . Finita la discesa vi è un primo strappetto che conduce in una zona più ombreggiata e coperta dalle piante e poi la salita riprende con lo stesso ritmo di prima . A poche centinaia di metri dalla fine , se proprio dovesse essere necessaria si può trovare una fontana nascosta sulla sinistra , che però non sempre sgorga . L'arrivo in cima solitamente è previsto per mezzogiorno dopo circa 80 km .
Giunti sull'ultima curva di questi 8 km (chiamata Bric del dente) , finisce la "vista mare" ed inizia un breve tratto di discesa : pochi tornanti che danno un apparente senso di riposo alle gambe , ma che in realtà sono ancora più dannosi perchè spezzano il ritmo per gli ultimi 2 km di salita . Finita la discesa vi è un primo strappetto che conduce in una zona più ombreggiata e coperta dalle piante e poi la salita riprende con lo stesso ritmo di prima . A poche centinaia di metri dalla fine , se proprio dovesse essere necessaria si può trovare una fontana nascosta sulla sinistra , che però non sempre sgorga . L'arrivo in cima solitamente è previsto per mezzogiorno dopo circa 80 km .
Torrente Olbicella
Il pomeriggio si apre subito con la disastratissima discesa che porta al versante savonese del passo del Faiallo : negli ultimi anni era veramente accidentata , ma finalmente è stata leggermente rattoppata e resa un po' più scorrevole . Un tempo la discesa veniva percorsa tutta fino al ponte di Urbe , ma per evitare tutti questi scossoni e queste buche , dopo pochi km di discesa si svolta sulla destra in direzione Acquabianca ; questa strada non è che sia tenuta molto meglio , ma almeno è secondaria e si evita il traffico . Appena svoltati si trova subito una bella rampa che spezza subito la digestione e prosegue poi con altri 2 km di di salita in mezzo ai boschi , dove se si è fortunati si possono anche vedere dei caprioli . Da qui la strada prosegue poi in discesa fino a Tiglieto , dove per tornare a casa si possono avere le stesse due alternative del giro di Ponzone : o si gira a destra e si va a Rossiglione , tornando poi a Ovada dal Turchino , oppure si gira a sinistra e una volta arrivati sul ponte dell'Orba si imbocca la strada per Olbicella .
Una possibile alternativa per non ripetere parte del Turchino già percorso in mattinata è la variante di Olbicella : il percorso è quasi totalmente all'ombra e offre bellissimi paesaggi caratterizzati dai canyon scavati dal passaggio del torrente e dalla visuale sui piccoli paesini sparsi sull'appennino savonese . Una volta passato il ponte sull'Orba si ritorna in provincia di Alessandria e inizia un tratto di sali e scendi (con anche 800 m di strada di terra battuta che rendono ancora più suggestivo il tratto) che si concludono con una breve salita di circa 2 km . Da qui inizia poi la stretta discesa verso il comune di Molare , da dove si imbocca la statale Acqui-Ovada e si ritorna a casa passando da Ovada e Alessandria per un totale di 183 km (176 nella versione con ritorno da Rossiglione) .
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Rosso : Variante pomeridiana di Vara
Verde : Variante pomeridiana di Olbicella |