Colle Fauniera (da Pradleves)
Il colle Fauniera è un valico alpino che è asfaltato solo nell'ultimo ventennio e mette in collegamento la val Grana con il vallone dell'Arma (vallata laterale della valle Stura di Demonte) ed è anche detto colle dei Morti a causa di una sanguinosa battaglia avvenuta lì vicino tra piemontesi e francesi durante le guerre d'indipendenza ; il colle inoltre è anche collegato alla val Maira tramite una strada che si collega a pochi km dalla vetta tramite il colle delle Esischie . A mio parere entra di diritto tra le più belle (e più dure) salite alpine piemontesi : bellissimo panorama e pochissimo traffico , soprattutto nella parte finale della salita dopo il santuario (il pezzo di asfaltatura più recente che prima era una mulattiera .
Il giro parte da Caraglio , una piccola cittadina posta sull'imbocco della val Grana a pochi km da Cuneo : dopo pochi km di pedalata per scaldarci le gambe abbiamo infatti lasciato la pianura dell'altopiano cuneese per entrare nella piccola vallata famosa per il suo castelmagno .
Il giro parte da Caraglio , una piccola cittadina posta sull'imbocco della val Grana a pochi km da Cuneo : dopo pochi km di pedalata per scaldarci le gambe abbiamo infatti lasciato la pianura dell'altopiano cuneese per entrare nella piccola vallata famosa per il suo castelmagno .
Passati i primi comuni di fondovalle , arriviamo a Pradleves , paese da dove inizia la salita vera e propria : ancora qualche km di leggero falsopiano fuori dall'abitato e poi la salita comincia a salire subito velocemente . La strada comincia ad andare su a tornanti e le pendenze iniziano a essere davvero toste (parecchie volte anche molto sopra al 10 %) per una decina di km fino ad arrivare al santuario di San Magno , dove finalmente possiamo riposarci un attimo e riempire nuovamente le borracce con la fontana presente all'interno dello spiazzale della chiesa ; conviene veramente riempire le borracce perchè da qui fino in cima non ci sono altri posti dove rabboccare . La salita fino al santuario è la parte più dura e lo testimoniano anche i vari cartelli posto in ogni tornante : ogni tornante ha nome proprio e ne viene anche indicata la pendenza .
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Dopo il santuario la strada continua a salire in modo pressochè costante con pendenze abbastanza dure attorno all'8 - 9 % , carreggiata a larghezza ridotta , bellissimo paesaggio e innumerevoli scritte sull'asfalto per il giro d'Italia del 1999 (vinto poi da Pantani) per tutti i successivi 10 km che ci separano dalla vetta . Poco prima di arrivare in cima troviamo il bivio per la val Maira dove è posizionato il blocco di pietra commemorativo della classica corsa "La Fausto Coppi" sul colle delle Esischie , mentre proprio sulla sommità del colle è posizionata una gigantesca statua di pietra per ricordare Marco Pantani .
Una volta arrivati sopra ci attende una lunghissima discesa (a tratti anche abbastanza pericolosa perchè stretta e sconnessa) fino a Demonte in valle Stura , un lungo tratto di falsopiano in discesa fino a Borgo San Dalmazzo sulla statale che scende dal colle della Maddalena e un ultimo tratto di sali e scendi tra le colline dell'altopiano cuneese per ritornare a Caraglio con un totale di circa 90 km .
Una volta arrivati sopra ci attende una lunghissima discesa (a tratti anche abbastanza pericolosa perchè stretta e sconnessa) fino a Demonte in valle Stura , un lungo tratto di falsopiano in discesa fino a Borgo San Dalmazzo sulla statale che scende dal colle della Maddalena e un ultimo tratto di sali e scendi tra le colline dell'altopiano cuneese per ritornare a Caraglio con un totale di circa 90 km .
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