Colle della Lombarda - Colle della Bonette - Colle della Maddalena
Se stai cercando un giro spaccaossa , allora l'hai trovato . E' un giro da più di 10 ore nette di bicicletta per un totale di più di 160 km : bisogna quindi arrivare con una buonissima preparazione , sia fisica che psicologica e soprattutto una buona dose di fortuna (arrivare a 2800 m con un meteo decente è molto importante e soprattutto con i tempi ridotti se si mettono di mezzo anche bucature , pioggia e vento si rischia di tornare in auto col buio) . La partena è dunque la piccola cittadina di Vinadio , famosa per le sue fonti e i suoi bagni termali , e quindi visti i tempi veramente ridotti all'osso , abbiamo deciso di arrivare lì la sera prima e dormire nell'albergo "Ligure" proprio al centro di Vinadio .
Sveglia ore 7.00 , colazione e alle 7.30 siamo in sella , qualche nuvola che minaccia un tempo non dei migliori , ma la giornata ci riserverà una botta di fortuna incredibile : giornata fantastica senza nemmeno una nuvola e arietta fresca per rendere più fattibile la salita .
Sveglia ore 7.00 , colazione e alle 7.30 siamo in sella , qualche nuvola che minaccia un tempo non dei migliori , ma la giornata ci riserverà una botta di fortuna incredibile : giornata fantastica senza nemmeno una nuvola e arietta fresca per rendere più fattibile la salita .
Imbocchiamo subito il breve tratto di discesa in direzione "Francia - Colle della Maddalena" e dopo poco più di un km svoltiamo a sinistra per iniziare subito la salita del colle della Lombarda . Sono quasi 22 km , pendenza abbastanza regolare nei primi 10 km attorno all'8% , poi spiana leggermente (anche un breve tratto in discesa) e arriviamo al bivio per il santuario di Sant'Anna : qui giriamo a sinistra e proseguiamo in direzione Francia . La strada si fa più stretta , in mezzo a un bosco , e la pendenza torna a essere più o meno quella dell'inizio quasi fino alla cima . Bellissimo il paesaggio soprattutto appena passato il bivio per il santuario e riusciamo anche a incontrare due camosci e a sentire le marmotte che fischiano . Arrivati in cima (dove non c'è assolutamente niente) ci aspetta subito la discesa verso la Francia : passando accanto ai vecchi bunker della guerra arriviamo quasi subito agli impianti sciistici di Isola 2000 e successivamente al paese di Isola dove termina la discesa .
|
Discesa abbastanza lunga (una ventina di km) e veloce e a tratti anche pericolosa per via di pietrisco sulla strada , ma tutto sommato scorrevole e senza noie . Arrivati a Isola possiamo anche dedicarci a una piccola sosta per un panino e riempire nuovamente la borraccia . Da qui ripartiamo alla volta di Saint Etienne dove inizierà la salita della Bonette , il piatto forte della giornata ; da Isola fino a all'inizio della salita sono circa una quindicina di km di trasferimento dove bisogna cercare di risparmiarsi e non prendere di petto i saliscendi . Da segnalare che c'è un bivio che indica Saint Etienne portandoti fuori dalla strada principale e facendoti percorrere il fondovalle : seguire quello perchè altrimenti bisogna sorbirsi un'altra salitella da un km (come abbiamo fatto noi...)
A Saint Etienne si attraversa il borgo e appena arrivati fuori troviamo un'importantissima fontana a cui fermarci : da qui inizia la vera e propria salita della Bonette , un totale di 26 km con pochissime fontane e quasi nessun albero che fa ombra , quindi è molto importante avere delle buone scorte d'acqua ; se proprio dovessimo rimaner senza possiamo comunque trovare ancora un fontana verso metà salita in corrispondeza di un piccolo bar e di una chiesetta . La salita di per sè non è durissima , ma è lunghissima : le pendenze sono molto costanti , attorno al 6% , quindi una volta preso il proprio ritmo bisogna solo avere tantissima pazienza . Una volta passata la chiesetta passiamo sotto a un colle dove ancora domina un anitco fortino militare e dove comincia l'ultima serie di tornanti che portano ai 2700 metri dello scollinamento .
|
Per chi volesse proprio farsi male , c'è la possibilità di arrivare sul punto asfaltato più alto d'Europa (alzandoci di altri 100 m in meno di un km) : bisogna fare un'ulteriore rampa ammazzacristiani che gira intorno alla montagna e termina dove c'è l'obelisco della Bonette...non so cosa sia passato per la testa di chi ha costruito quest'ultima variante , ma poteva venir in mente solo a un francese... Dalla cima del colle possiamo goderci l'ampio paesaggio circostante e fare qualche foto ricordo , ma niente di più : lì sopra (a parte delle pietre) non c'è assolutamente nulla , nemmeno il cartello del colle e quindi dobbiamo accontentarci di fare la foto davanti all'obelisco . Da qui un'altra ventina di km di discesa fino al comune di Jausiers dove possiamo riposarci un attimo alla fontana prima dell'ultima fatica della giornata .
A Jausiers imbocchiamo per altri 5 o 6 km la strada principale che passa nella valle dell'Ubaye e sotto al caratteristico forte di Tournoux incastrato tra le rocce . Arrivati al paesino di Les Gleyzolles inizia l'ultima salita della giornata , il colle della Maddalena (per i francesi detto anche colle di Larche) ; qui troviamo subito il primo dilemma : la strada è vietata al transito delle biciclette , ma noi da buoni italiani ce ne freghiamo altamente e proseguiamo (non oso pensare a cosa avremmo dovuto fare se per sfiga ci avessero fatto tornare indietro) . Comunque sia la strada è interdetta alle biciclette , però lungo il fosso ci sono i classici paracarri per i ciclisti che indicano altezza , pendenza e distanza : un vero mistero . La salita non è niente di difficilissimo , ma bisogna contare che ci sono già le altre due salite nelle gambe : il girop è stato fatto apposta in questo senso per lasciarci la salita più semplice per ultima .
|
Ci aspettano altri 16 km di salita con pendenza irrisorie (3 - 6 %) , una fontana appena entrati nel comune di Larche e se tutto fila liscio verso le 7 abbondanti siamo in cima al colle della Maddalena e ritorniamo in Italia , dove ritroviamo subito i classici buchi nella strada ad aspettarci per gli ultimi 30 km di discesa . Giusto il tempo di cambiarci , mangiare qualcosa e risalire in auto che inizia a piovere : direi che il meteo per oggi ci ha dato una grandissima mano .
|
Visualizza giro della bonette in una mappa di dimensioni maggiori