Chiappo - Ebro - Bruggi
Un giro nato un po' così , non sapendo cosa fare e dove andare , quindi letteralmente preso sotto gamba : alcune recensioni dicevano che il giro si poteva fare in 4,5 - 5 ore , io ne ho preventivate 6 per stare dalla parte della sicurezza e sono arrivato quasi a metà giro e ho dovuto ripiegare verso casa . Il giro parte dalla val Curone per poi arrivare prima sulla "via del sale" e poi sul bellissimo tratto del sentiero CAI 200 sulla cresta più alta della provincia ; il giro sarebbe dovuto finire esattamente nel punto di partenza , ma rattoppando nel migliore dei modi sono lo stesso riuscito a tornare in auto . La partenza avviene nel parcheggio di Fabbrica Curone accanto al parco giochi , dove oltre ad esserci una fontana c'è anche un bar davanti per la sosta finale . Iniziamo subito a risalire la val Curone , passiamo il bivio per Cella e Castellaro e svoltiamo in quello appena dopo per Remeneglia dove la strada comincia immediatamente a salire con ripidi tornanti in una stradina asfaltata lontano dal traffico . La salita continua poi a salire attraverso le piccole frazioni di Selvapiana e Costiolo fino a raggiungere uno strapiombo in roccia da dove inizia un breve tratto di discesa che porta ai quasi 850 m di altezza della frazione di Forotondo (sempre nel comune di Fabbrica Curone) . Appena usciti dall'abitato ricominciamo velocemente a salire tenendo le indicazione per Ca' dei Marchesi , ultima frazioncina dove la strada è ancora asfaltata ; qui la strada inizia a diventare sempre più stretta e attraverso i 6 km di strada sterrata consorziale "Forotondo - Monte Boglelio" arriviamo sulla cresta che divide la val Curone dalla valle Staffora dove ci immettiamo sull'antica "strada del sale" . Svoltiamo quindi a destra raggiungiamo il monte Boglelio dove troviamo una casetta in legno che funge da rifugio incustodito e un monumento di pietra in memoria del prete di Negruzzo che è morto proprio lì colto da un'improvvisa bufera . Dopo altri 2 - 3 km sulla cresta arriviamo al colle della Seppa , già raggiunto nell'altro giro salendo da Bruggi ; mantendoci sempre su questo percorso tiriamo dritto e dopo aver attraversato un breve tratto nel bosco iniziamo a vedere in lontananza la cima del monte Chiappo , riconoscibile dal rifugio in legno presente sulla sommità e dagli impianti di risalita delle funivie .
Continuando a salire passiamo accanto a innumerevoli pascoli e infine arriviamo ai 1699 m del monte Chiappo , dove possiamo finalmente riposarci un attimo al rifugio . Arrivati sulla sommità dove è presente la statua di San Giuseppe proseguiamo il giro seguendo i segnavia CAI 200 che ultimamente sono stati rimessi a nuovo e quindi è quasi impossibile perdersi (comunque non si può sbagliare , il sentiero rimane sempre in cresta) .
Proseguendo in un breve tratto di discesa fino arriviamo in cima al monte Prenardo e successivamente ai 1550 m delle Bocche ci Crenna , facilmente riconoscibile dalla grossa strada inghiaiata che sale dalla val Curone : passiamo accanto al cancello che chiude la strada e a questo punto ricominciamo a salire costeggiando le recinzioni fino ai 1700 m del monte Ebro , punto più alto della provincia di Alessandria . La salita è di quelle veramente impossibili , quasi tutta da fare con bici a fianco , ma lo spettacolo che ci aspetta in cima è di quelli memorabili : dalla croce di ferro posizionata in cima possiamo infatti vedere gran parte della val Borbera a sinistra , la val Curone a destra , il monte Chiappo , il pallone del monte Lesima e se è una bella giornata anche una bella fetta di Alpi .
Avendo tempo (e soprattutto anche gambe e riserva d'acqua) il giro può continuare in svariati modi : possiamo proseguire sul sentiero CAI 200 scendendo poi a Caldirola attraverso il rifugio Orsi , possiamo andare più avanti sul monte Cosfrone e sul monte Panà per scendere nuovamente a Caldirola , oppure proseguire la serie di colli attraverso il monte Gropà e il monte Giarolo per tornare nuovamente a Fabbrica Curone . Dato che l'acqua che avevo scarseggiava e che si erano fatte ormai le 18.30 , è meglio non esagerare ulteriormente : si ridiscende alle Bocche di Crenna e superato il cancello si imbocca la veloce discesa (prima inghiaiata e alla fine anche asflatata) verso Bruggi . Raggiunta la strada principale svoltiamo a sinistra e continuiamo a scendere passando da Salogni e Montecapraro , ci immettiamo nella provinciale della val Curone e in un batter d'occhio rieccoci a Fabbrica Curone . Deluso per non aver potuto finire tutto quello avevo preventivato , ma contentissimo per lo spettacolo che ho visto lì in cima , posso dire che almeno adesso ho un motivo in più per ripetere il giro , questa volta partendo però molto prima , con molta più calma e con molto più margine di tempo .
Proseguendo in un breve tratto di discesa fino arriviamo in cima al monte Prenardo e successivamente ai 1550 m delle Bocche ci Crenna , facilmente riconoscibile dalla grossa strada inghiaiata che sale dalla val Curone : passiamo accanto al cancello che chiude la strada e a questo punto ricominciamo a salire costeggiando le recinzioni fino ai 1700 m del monte Ebro , punto più alto della provincia di Alessandria . La salita è di quelle veramente impossibili , quasi tutta da fare con bici a fianco , ma lo spettacolo che ci aspetta in cima è di quelli memorabili : dalla croce di ferro posizionata in cima possiamo infatti vedere gran parte della val Borbera a sinistra , la val Curone a destra , il monte Chiappo , il pallone del monte Lesima e se è una bella giornata anche una bella fetta di Alpi .
Avendo tempo (e soprattutto anche gambe e riserva d'acqua) il giro può continuare in svariati modi : possiamo proseguire sul sentiero CAI 200 scendendo poi a Caldirola attraverso il rifugio Orsi , possiamo andare più avanti sul monte Cosfrone e sul monte Panà per scendere nuovamente a Caldirola , oppure proseguire la serie di colli attraverso il monte Gropà e il monte Giarolo per tornare nuovamente a Fabbrica Curone . Dato che l'acqua che avevo scarseggiava e che si erano fatte ormai le 18.30 , è meglio non esagerare ulteriormente : si ridiscende alle Bocche di Crenna e superato il cancello si imbocca la veloce discesa (prima inghiaiata e alla fine anche asflatata) verso Bruggi . Raggiunta la strada principale svoltiamo a sinistra e continuiamo a scendere passando da Salogni e Montecapraro , ci immettiamo nella provinciale della val Curone e in un batter d'occhio rieccoci a Fabbrica Curone . Deluso per non aver potuto finire tutto quello avevo preventivato , ma contentissimo per lo spettacolo che ho visto lì in cima , posso dire che almeno adesso ho un motivo in più per ripetere il giro , questa volta partendo però molto prima , con molta più calma e con molto più margine di tempo .
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Viola : percorso fino al colle della Seppa Rosso : discesa dalle Bocche di Crenna a Fabbrica <----- Giallo : mio percorso
Azzurro : giro lungo fino al monte Giarolo
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