Capanne di Marcarolo - Piani di Praglia - Passo della Bocchetta
Questo giro è stato fatto temerariamente (e soprattutto senza cognizione) per la prima volta come "giretto" della domenica pomeriggio partendo da Gavi : salita fino a Bosio , Passo dell'alpino , Marcarolo , Praglia , Bocchetta , Voltaggio...dopo aver avuto pesantissimi svarioni fisici al ritorno , abbiamo deciso di spostarlo come giro da prendere con più calma e farlo comodamente in una giornata . Non dico quindi che non si possa fare in mezza giornata partendo da Gavi , ma la versione da Ovada è sicuramente meno pesante .
Per renderlo un po' più semplice decidiamo quindi di partire da Ovada , dove iniziamo il riscaldamento delle gambe salendo su dal passo del Turchino (che effettivamente è molto meglio delle due salite di Marcarolo da Bosio) : direzione Genova sulla strada statale fino a Campo Ligure e poi finalmente ci leviamo dal traffico proseguendo sulla direzione Capanne di Marcarolo . Questa strada secondo me ha una caratteristica difficilmente riscontrabile in altre , ossia fatta in salita è sicuramente migliore che fatta in discesa : il fatto di essere per buoni pezzi all'ombra (fattore apprezzabile in salita) e di avere parecchie buche e sassi sulla strada (fattore trascurabile in salita) la rende un po' meno monotona e un po' più rilassante .
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Passati questa prima decina di km di salita molto quieti arriviamo a Marcarolo , dove svoltiamo sulla destra in direzione Genova - Piani di Praglia dove lo scenario cambia drasticamente : la vegetazione cala , il sole prende il sopravvento e l'esposizione al vento proveniente dalla riviera si fa sentire a volte anche in modo pericoloso per la stabilità di guida . Dopo altri 5 km di salita arriviamo al punto più elevato della giornata (i circa 870 m dei Piani di Praglia) e sconfiniamo nella provincia di Genova : ci aspetta una lunga e velocissima discesa prima a San Martino Paravinico e poi fino alla prima periferia della cintura genovese ; arrivati a Campo Morone il traffico inizia a farsi vedere e la puzza di gasolio della statale dei Giovi inizia a diventare parte integrante dell'aria , quindi urge velocemente levarsi da questo posto .
La salita della Bocchetta (tanto utilizzata da Coppi per i suoi allenamenti) inizia subito appena usciti dal paese e tanto immediatamente inizia a salire : sono subito 2 km da fare in apnea , senza ombra e senza un metro di riposo (tutta appena sotto al 10%) ; dopo la prima mazzata iniziale possiamo trovare un piccolo pezzo dove far riposare la gamba fino a una piccola borgata (dove , se funziona , è presente una fontana sulla sinistra : qui è meglio rabboccare per l'ultima volta la borraccia perchè poi non ci sono altre fontane . Da qui in poi la salita prosegue pressochè costante fino alla cima con pendenze dal 6 all' 8 % per un totale di circa 8 km e un dislivello di 650 m fino al monumento che immortala le due persone che hanno reso celebre questa salita : Fausto Coppi (che la usava per allenarsi) e Luigi Ghiglione (che organizzava il giro dell'appennino) .
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Arrivati in cima , dopo la classica foto al monumento e quella davanti alla baracca con l'altitudine , inizia subito la discesa , che a differenza del versante ligure , è l'esatto opposto : il versante piemontese è molto più lungo , più dolce (11 km per 450 m di dislivello) e più ombreggiato ; arriviamo dunque al centro di Voltaggio dove finalmente ci fermiamo per la sosta pranzo nel centro del paese .
Da qui in poi il viaggio di ritorno sembra in teoria finito , ma è meglio tenere una scorta di forze per l'ultimo tratto che è un sali e scendi continuo : da Voltaggio prendiamo la provinciale per Gavi e prima di entrare nel comune di Carrosio deviamo sulla sinstra e passiamo tra le selvagge boscaglie di Bosio . Un altro tratto collinare ci fa attraversare i borghi dell'alto Monferrato di Bosio , Mornese , Casaleggio Boiro , Lerma e Belforte ; qui incrociamo nuovamente la statale del Turchino dopo poco meno di 100 km e quasi 5 ore e mezza di pedalata possiamo concludere il giro .
La versione sperimentale pomeridiana era invece di circa 75 km , con un ritorno molto più veloce , ma con un'andata decisamente più tosta .
Da qui in poi il viaggio di ritorno sembra in teoria finito , ma è meglio tenere una scorta di forze per l'ultimo tratto che è un sali e scendi continuo : da Voltaggio prendiamo la provinciale per Gavi e prima di entrare nel comune di Carrosio deviamo sulla sinstra e passiamo tra le selvagge boscaglie di Bosio . Un altro tratto collinare ci fa attraversare i borghi dell'alto Monferrato di Bosio , Mornese , Casaleggio Boiro , Lerma e Belforte ; qui incrociamo nuovamente la statale del Turchino dopo poco meno di 100 km e quasi 5 ore e mezza di pedalata possiamo concludere il giro .
La versione sperimentale pomeridiana era invece di circa 75 km , con un ritorno molto più veloce , ma con un'andata decisamente più tosta .
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Viola : giro lungo Verde : giro pomer. |