Alba
Ed eccoci giunti definitivamente alla fine : il giro che dopo la pausa estiva di agosto , da un ultimo scrollone alle gambe , per poi definitivamente lasciare il posto ai giri pomeridiani . E' il giro che nel classico dialetto monferrino sarebbe definito il quello della "curmà" , ossia un ultima fatica (totalmente enogastronomica) per festeggiare la fine della vendemmia (la fine della stagione ciclistica in questo caso) ; un ultima levataccia che non a caso viene proprio fatta nei periodi di inizio vendemmia e di inizio raccolta nocciole , per poter godere di tutte le bellezze delle Langhe piemontesi .
Partenza classica , alle 7.30 , direzione atipica , subito la salita di Lu : giusto un piccolo preludio delle salite che ci aspetteranno oggi , e soprattutto una veloce riscaldata al fisico per abituarsi ai primi freddi umidi che solitamente iniziano a rinfrescare le mattinate . Il tragitto prosegue poi tutto in leggero falsopiano verso Quargnento e Solero , per poi imboccare la statale AL-AT in direzione Asti ; qui proseguimo in un tratto di su e giù abbastanza veloce fino ad arrivare a Castel d'Annone , dirigendoci successivamente verso Rocca D'Arazzo , dove incontriamo la seconda breve salita della giornata . Il giro prosegue quindi in costa attraverso le frazioncine , fino ad arrivare a Montegrosso dove scendiamo successivamente in val Tiglione , percorriamo un piccolo tratto di strada trafficata , abbandonandola quasi subito per seguire la stradina secondaria di Vallumida e Santo Stefano , dove ormai è d'obbligo fermarsi per far colazione con qualche grappolo di uva bianca...
Partenza classica , alle 7.30 , direzione atipica , subito la salita di Lu : giusto un piccolo preludio delle salite che ci aspetteranno oggi , e soprattutto una veloce riscaldata al fisico per abituarsi ai primi freddi umidi che solitamente iniziano a rinfrescare le mattinate . Il tragitto prosegue poi tutto in leggero falsopiano verso Quargnento e Solero , per poi imboccare la statale AL-AT in direzione Asti ; qui proseguimo in un tratto di su e giù abbastanza veloce fino ad arrivare a Castel d'Annone , dirigendoci successivamente verso Rocca D'Arazzo , dove incontriamo la seconda breve salita della giornata . Il giro prosegue quindi in costa attraverso le frazioncine , fino ad arrivare a Montegrosso dove scendiamo successivamente in val Tiglione , percorriamo un piccolo tratto di strada trafficata , abbandonandola quasi subito per seguire la stradina secondaria di Vallumida e Santo Stefano , dove ormai è d'obbligo fermarsi per far colazione con qualche grappolo di uva bianca...
La mattinata prosegue poi in costante sali e scendi attraverso le colline di Costigliole , Castagnole Lanze , Neive ed infine Alba , dove si incontra il primo effettivo traffico della giornata : bisogna attarversare la piccola cittadina delle Langhe per portarsi sotto all'ultima salita della giornata . Appena giunti in periferia incomincia subito l'ultima asperità della mattinata : la bellissima salita in mezzo alle vigne che porta a Diano d'alba , circa 7 km di tranquillissima strada per giungere al bellissimo borgo che ha la strada principale in pavè . Per chi vuole però la salita non finisce qui : c'è ancora un piccolo strappetto che porta al belvedere sopra alla chiesa ; se le condizioni meteo ci assistono possiamo ammirare un bellissimo panorama dal punto più alto del circondario albese . Inoltre solitamente (visto che ormai le nostre gambe sono dotate di precisione svizzera) possiamo anche essere omaggiati in modo trionfale dalle campane della chiesa che suonano la mezza .
Dopo l'abbondante pranzo che chiude gloriosamente i giri da una giornata della stagione affogandoli nel dolcetto d'Alba , ripartiamo nuovamente tra le colline della Langhe ; ancora alcuni km di salita fino a Montelupo Albese , poi un breve tratto in cresta nel comune di Lequio Berria e poi imbocchiamo quella che a mio avviso (assieme alla discesa di Rossiglione) è da incorniciare tra le discese in assoluto più belle tra quelle che percorriamo . Lunga , veloce e con l'asfalto tenuto abbastanza bene e senza punti pericolosi : così scorre la discesa passando accanto alla torre di Borgomale e alle vigne di dolcetto . La discesa troppo bella per durare in eterno , finisce nella valle Belbo , tra i paesi natali di Cesare Pavese e attraverso quelli che ormai possiamo definire falsopiani , arriviamo fino a Canelli , a Nizza successivamente a Incisa , dove ci attende la pausa merenda . Tutto il resto poi è normale routine : il tratto in mezzo alla campagna fino ad Abazia , il pezzo di statale fino a Felizzano , il falsopiano fino a Quargneto e per finire la salita di Lu : un totale di circa 185 km per concludere in modo più che appagante la stagione !
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